
Usciamo da anni di epidemia, ma ancora ci chiediamo da dove abbia avuto origine.
C’è, forse, una correlazione tra pandemia e inquinamento?
Lo hanno studiato gli Emirati Arabi: i mali di oggi si misurano in ferite all’ambiente.
Continua a leggere per scoprire il perché!
Covid-19 e ambiente: parola alla scienza
È innegabile che i problemi ambientali, quali la deforestazione, l’aria, il suolo, l’inquinamento idrico, i rifiuti e molti altri, hanno un impatto devastante sul pianeta intero.
Ma non è finita qui.
Infatti, è stato studiato che queste circostanze contribuiscono in modo pesante alla crescente frequenza e letalità di malattia zoonotiche come, proprio, il Covid-19.
A dirlo è un nuovo studio pubblicato da Elsevier sulla rivista “Igiene e Salute Ambientale”.
La ricerca è stata condotta dai Servizi Ambientali BEEAH, leader nella consulenza ambientale sulla sostenibilità in Medio Oriente.
Le evidenze emerse rivelano che, a seguito dello studio di oltre 70.000 virus, se ci fosse una migliore gestione ambientale, il rischio di epidemie di malattie zoonotiche infettive potrebbe essere notevolmente mitigato e, addirittura, si potrebbe prevenire il verificarsi di epidemie pandemiche simili al Coronavirus in futuro.
Come ha affermato Mohamed AlHosani, Ufficiale di sostenibilità nonché coautore della ricerca, “Gli ecosistemi ambientali sani creano una barriera sanitaria che limita la diffusione delle malattie. Inoltre, la protezione contro gli effetti dei cambiamenti climatici può svolgere un ruolo significativo nel ridurre al minimo l’impatto e la trasmissione di malattie infettive. Pertanto, è fondamentale che ci concentriamo maggiormente sulla protezione dell’ambiente per migliorare la nostra resilienza alle future pandemie”.
Un’ulteriore ricerca, poi, ha rivelato che la deforestazione aumenta la tendenza al Covid-19 a seguito dell’inquinamento indotto dagli incendi e dalla perdita dei benefici dell’ecosistema forestale. Quindi, a fronte della frammentazione delle foreste e della diminuzione di biodiversità si può registrare un proliferare di trasmissione di virus e malattie.
Inoltre, la scarsa qualità dell’aria può comportare una riduzione della risposta immunitaria, della funzione polmonare e consentire ulteriormente la diffusione del virus.
Non a caso, infatti, i Paesi sottosviluppati sono tendenzialmente più a rischio poiché è diffusa una gestione ambientale inadeguata.
Un altro aspetto da non sottovalutare è la gestione dei rifiuti: lo studio, infatti, riferisce che la mancanza di misure di protezione e di opzioni di smaltimento sicure ha sollevato non poche preoccupazioni in merito al virus e a malattie con un alto tasso di infettività.
Insomma, a quanto pare gli Emirati Arabi Uniti si sono dati da fare non solo nel combattere l’epidemia ancora in atto, ma anche a studiare come creare un ambiente sano per prevenire future possibili diffusioni pandemiche.
L’attenzione alla salvaguardia dell’ambiente per gli EAU è sempre ai massimi livelli e, a tal proposito, infatti, non perdere questo contenuto.