Saif Al Suwaidi, il direttore generale dell’Autorità generale per l’aviazione civile (GCAA), ha dichiarato che gli Emirati Arabi Uniti sono all’avanguardia nella lotta al cambiamento climatico nel settore dell’aviazione, sia a livello nazionale che internazionale.
In quanto membro dell’Organizzazione per l’aviazione civile internazionale (ICAO), gli Emirati sono uno dei primi paesi della regione a riconoscere l’importanza di affrontare questa sfida, soprattutto perché il settore dell’aviazione è un pilastro dell’economia del paese, contribuendo per oltre il 13% al PIL e fornendo circa 777.000 posti di lavoro.
Secondo Al Suwaidi, la crescita del settore deve essere sostenibile e a basso contenuto di carbonio per raggiungere gli ambiziosi obiettivi climatici del Paese. Per questo motivo, gli Emirati hanno ospitato la Terza Conferenza sui carburanti alternativi per l’aviazione (CAAF/3), che riunisce leader del settore aeronautico, produttori, investitori ed esperti per discutere di combustibili a basso consumo di carbonio e carburanti sostenibili.
Al Suwaidi ha sottolineato che l’industria aeronautica internazionale è responsabile del 2% delle emissioni globali di carbonio e che questa cifra è destinata ad aumentare man mano che la domanda di viaggi aerei cresce. Pertanto, trovare strategie efficaci per mitigare l’impatto ambientale del settore dell’aviazione è fondamentale.
La conferenza CAAF/3 porterà a decisioni concrete per il futuro del settore dell’aviazione civile. L’ICAO convocherà la conferenza a Dubai dal 20 al 24 novembre 2023, con lo scopo di esaminare i progressi nello sviluppo e nell’impiego di carburanti sostenibili per l’aviazione, definire un quadro globale dell’ICAO per i carburanti sostenibili per l’aviazione e tenere conto delle circostanze e delle capacità nazionali.
Come di consueto, anche questa volta gli EAU si sono fatti promotori di importanti partnership internazionali per rafforzare il loro primato di Paese avanguardista, sempre pronto ad affrontare le occasioni più sfidanti dei nostri giorni.
Gli EAU, infatti, hanno sempre promosso la condivisione di idee e strategie con altri stati di tutto il pianeta, convinti che perseguire obiettivi comuni renda più facile il loro raggiungimento.

























