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TUTTI I NUMERI DI EXPO DUBAI 2020

Si è ufficialmente concluso l’evento più maestoso dell’ultimo anno, Expo 2020 di Dubai, avendo registrato oltre 23 milioni di visite, di cui 3 milioni di studenti e più di 80 capi di Stato.

L’attenzione dell’esposizione universale che si è svolta negli Emirati Arabi si è focalizzata sul futuro del nostro Pianeta. Nel porto franco dell’Expo, i ricercatori, ed i politici, di tutto il mondo hanno condiviso innovazioni e scoperte. Sostenibilità, green economy, tecnologia verde, sono alcune delle parole chiave dell’evento.

Il cuore pulsante della prima Esposizione Universale del Mondo Arabo è sicuramente la Al Wasl Plaza. Una cupola immersiva dotata di proiettori altamente evoluti che trasmettevano  immagini e giochi di luce a 360°. Di notte poi l’effetto è ancora più sorprendente.

Tra un padiglione e l’altro è facile che capiti di imbattersi in Opti, un piccolo robot esempio di intelligenza artificiale, con cui scambiare “due chiacchiere” o semplicemente ricevere informazioni.

I tre distretti, Sostenibilità, Opportunità e Mobilità, hanno lasciato spazio alla tecnologia e alla creatività. Per essere coerenti col tema di un futuro più verde, l’energia pulita necessaria era catturata dai 18 alberi solari capaci di inseguire il sole, per arrivare a produrre circa 4GWh l’anno di energia rinnovabile. Questi Energy Tree conducevano al padiglione della sostenibilità, chiamato appunto “Terra”. Un viaggio alla scoperta del nostro Pianeta, tra foreste e mari, che metteva i visitatori davanti all’evidenza: davvero non esiste un Pianeta B. La Terra va preservata, e bisogna agire ora.

Di sicuro, l’EXPO DUBAI 2020 si è dimostrato sorprendente: con un’altra suggestiva sceneggiatura, costituita da un muro d’acqua alto oltre 14 metri a fare da facciata del Padiglione della Repubblica di Corea. Si tratta ovviamente di una proiezione video, ma dall’effetto unico.

Nelle ultime ore però ci si sta chiedendo che fine farà tutto questo, cosa ne sarà del sito dell’esposizione.

Buona parte dei Padiglioni sono stati costruiti appositamente con l’intento di facilitare lo smontaggio una volta concluso l’evento. Il resto delle strutture si trasformerà in un nuovo agglomerato urbano tutto dedicato all’avanguardia tecnologica. I potenziali futuri abitanti saranno probabilmente giovani imprenditori e start-up, che si prevede potranno arrivare al nuovo distretto già da ottobre.
Il risultato si avvicinerà molto all’ideale di “città del futuro”.

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