Gli sforzi ecologici degli Emirati Arabi Uniti raggiungono perfino i riconoscimenti delle Nazioni Unite.
La Dott.ssa Dena Assaf, infatti, Coordinatrice delle Nazioni Unite ha elogiato l’impegno da sempre profuso dai Paesi del Golfo Persico per proteggere l’ambiente e ottenere gli obiettivi di sviluppo sostenibile prefissati.
Il Funzionario delle Nazioni Unite ha, inoltre, evidenziato che la crescita dell’economia green è una responsabilità che coinvolge tutti, non solo le Autorità ma anche i privati. Per raggiungere l’auspicato futuro sostenibile, dunque, è necessario realizzare le soluzioni più avanguardiste grazie all’apporto di ciascuno.
“La Regione araba gode di abbondanti risorse per l’energia rinnovabile, la più importante delle quali è il sole”: così, la Coordinatrice delle NU ha sottolineato l’importanza di ottimizzare queste risorse naturali che sono fondamentali per il benessere delle società attuali e future.
La Dott.ssa Assaf ha, poi, aggiunto che il modello emiratino è esempio d’eccellenza cui ogni Paese del globo deve conformarsi. Infatti, la Rappresentante si è espressa dicendo che gli Emirati Arabi Uniti sono stati i Paesi pionieri nell’annuncio della neutralità delle emissioni di carbonio entro il 2050 (come abbiamo già approfondito in questo articolo), e concludendo che “Le Nazioni Unite sono fiduciose che gli EAU raggiungeranno gli obiettivi anche prima della data specificata; speriamo che l’innovazione sviluppata negli Emirati Arabi Uniti sosterrà la Regione e il mondo intero”.
Gli Emirati Arabi, infatti, hanno coinvolto tutti i settori per la preparazione della 28esima Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici del 2023, puntando sulla ricerca di soluzioni alternative ai combustibili fossili in ogni ambito d’interesse pubblico e privato per salvaguardare l’ecologia dell’intero pianeta.
Gli EAU, dunque, si confermano non solo il Paese con la migliore economia al mondo, ma anche con un’attenzione particolare dedicata al miglioramento della vita sulla e della Terra.
